La lettera pubblica inviata oggi, mercoledì 8 aprile 2020, da 25 Consiglieri regionali al Presidente della Regione con funzioni prefettizie, Renzo Testolin, e all’Assessore alla sanità, Mauro Baccega.
Riteniamo che non ci potrà essere per la nostra regione nessuna ripresa economica se non risolviamo il problema dell’emergenza sanitaria.
Nessuno di noi avrà mai il coraggio di inviare i propri figli a scuola, di recarsi al ristorante e di entrare nei negozi e difficilmente i turisti verranno in vacanza nella nostra regione finché ci sarà la possibilità di contagio.
Dopo quasi un mese di “quarantena”, siamo la prima Regione in Italia per numero di contagi, 6 ogni 1000 abitanti e la seconda come numero di decessi. I dati ci dicono in modo inequivocabile che le misure di contenimento finora utilizzate non sono sufficienti e che si sono rivelate poco efficaci.
Fino ad oggi, specialmente nelle realtà territoriali, sono stati adottati provvedimenti goccia a goccia, cercando di risolvere i vari problemi man mano che si sono presentati, rincorrendo emotivamente la quotidianità, senza avere però una visione e un piano d’azione.
Noi sottoscritti consiglieri regionali vi sollecitiamo pertanto a mettere rapidamente in campo azioni che garantiscano la salute e la sicurezza di tutti i cittadini, convinti che la battaglia contro il coronavirus si vincerà sul territorio, ancor prima che negli ospedali.
Chiediamo quindi di:
1. Attivare ogni canale possibile per garantire DPI e mascherine a tutti sanitari e parasanitari che lavorano nei reparti ospedalieri Covid e non Covid, nei distretti sociosanitari (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta), nelle Microcomunità, nelle Case di riposo, nelle Comunità per minori e malati psichiatrici;
2. Effettuare uno screening, tramite tamponi ed indagini sierologiche, a tutto il personale sanitario operante nei presidi ospedalieri e convenzionati, nei distretti sociosanitari nonché nelle strutture pubbliche e private che accolgono anziani e minori, estendendolo, poi, in tempi rapidi, anche alle forze dell’ordine e a tutte le categorie di lavoratori che in questo momento sono a contatto con il pubblico, compresi coloro che svolgono le consegne a domicilio;
3. Effettuare tamponi domiciliari a tutte le persone che chiamano il medico lamentando i sintomi nonché anche ai conviventi, anche se asintomatici;
4. Provvedere affinché ai soggetti positivi, ai quali non sia possibile garantire l’isolamento in condizioni di sicurezza presso il proprio domicilio, sia assicurata la possibilità di essere ospitati in alberghi e strutture ad hoc, per interrompere la catena del contagio;
5. Redigere un Piano di fabbisogno delle Risorse Umane con un preciso programma per reperire tali risorse
Riteniamo che queste azioni, insieme ad altre, possano essere effettuate in tempi rapidi da un Commissario Straordinario che, inoltre, si occupi del coordinamento di tutte le parti che intervengono nella gestione di questa epidemia (protezione civile, Assessorato, associazioni, fondazioni, volontari…). Siamo davanti ad un’emergenza sanitaria che durerà ancora diversi mesi: ribadiamo la necessità improrogabile di cambiare passo.
Confermiamo il nostro più forte e vero ringraziamento a tutto il personale che, in ambito sanitario e non sanitario, anche in assenza dei dovuti strumenti di protezione, si è impegnato ogni giorno per far fronte all’emergenza Covid-19.
I firmatari:
Stefano Aggravi, Giovanni Barocco, Alberto Bertin, Jean-Claude Daudry, Luca Distort, Alessia Favre, Elso Gerandin, Erik Lavevaz, Roberto Luboz, Diego Lucianaz, Andrea Manfrin, Pierluigi Marquis, Carlo Marzi, Chiara Minelli, Patrizia Morelli, Manuela Nasso, Alessandro Nogara, Daria Pulz, Emily Rini, Claudio Restano, Maria Luisa Russo, Paolo Sammaritani, Nicoletta Spelgatti, Luisa Anna Trione, Luigi Vesan.