Il 15 aprile Stella Alpina ha riunito il suo Coordinamento.
Ampio dibattito è stato riservato alle prossime elezioni europee.
Stella Alpina ritiene che sia sempre più necessaria un’Europa coesa, capace di scelte coraggiose, come quelle compiute al momento della sua istituzione. Oggi, viste le mutate condizioni politiche ed economiche e gli equilibri di pace faticosamente raggiunti e drammaticamente messi in discussione, la nostra Europa è chiamata ad assumere sempre più un ruolo centrale nel panorama mondiale.
L’istituzione di una vera e propria Europa federale con politica estera, di difesa, fiscale, ambientale e migratoria comune e l’eliminazione del voto all’unanimità è la strada che riteniamo possa al meglio garantire pace, libertà e sviluppo.
Risultano ancora profondamente attuali le indicazioni fornite dal Manifesto di Ventotene nel quale, tra gli altri principi, si insisteva sulla nascita di un movimento trasversale ai partiti politici che potesse, al meglio, tradurre in atti concreti i valori fondanti dello stesso, nonché dalla Dichiarazione di Chivasso che rimarcava l’importanza della dimensione locale e alpina.
Stella Alpina ha sostenuto, per le elezioni del 2014, del 2019 e per quelle che si svolgeranno nel mese di giugno, l’esigenza di proporre un candidato che fosse trasversale ai partiti e ai movimenti in modo che fosse rappresentativo della Comunità valdostana, considerate altresì le modalità previste per la Valle D’Aosta per le elezioni europee. La nostra Regione può infatti presentare, come minoranza linguistica, un suo candidato, in listino apparentato con una lista nazionale, che deve raggiungere, per risultare eletto, 50.000 preferenze su meno di 100.000 elettori. Questo obiettivo è estremamente difficile se giocato in partita solitaria, non impossibile invece se condiviso.
Stella Alpina, valutando fondamentali le elezioni europee per l’oggi e il domani dei nostri territori e considerando necessario avviare una interlocuzione con il governo nazionale per una modifica legislativa che abbassi la soglia delle 50.000 preferenze per l’elezione di un candidato in un listino apparentato e che rappresenti trasversalmente la Comunità valdostana, ritiene meritevoli di attenzione i programmi che pongono al centro l’applicazione dei principi volti all’istituzione di una vera federazione di Stati, lasciando agli stessi l’autonomia che consenta politiche di sviluppo secondo le peculiarità proprie dei territori e dei popoli che li abitano.