Dalla Giunta: aggiornamento delle procedure per l’autorizzazione di occupazione di aree appartenenti al demanio idrico

25 Novembre 2020News regionali

L’Assessorato delle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio informa che oggi, lunedì 23 novembre, la Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento delle procedure con le quali gli uffici provvedono ad autorizzare l’occupazione di aree appartenenti al demanio idrico nel territorio valdostano e come sono calcolati i canoni di occupazione per il triennio 2021/2023. L’attraversamento di un corso d’acqua con un ponte oppure una tubazione, la realizzazione sulla sponda di uno scarico o per il prelievo di acqua o di lavori all’interno dell’alveo, l’occupazione dei terreni prossimi ai corsi d’acqua del demanio sono tutte azioni che necessitano di una specifica autorizzazione da parte dell’ufficio gestione demanio idrico e il pagamento di un canone annuale. Le procedure che sono approvate sono già in uso da qualche tempo in via sperimentale e prevedono la presentazione delle istanze autorizzative da remoto, il pagamento virtuale dell’imposta di bollo, il pagamento dei canoni concessori tramite la piattaforma PagoPA, l’unificazione dei procedimenti amministrativi relativi alle autorizzazioni idrauliche ed ai pareri ex DGR 2939/2008 (ambiti inedificabili).

L’Assessore Carlo Marzi evidenzia come – si tratta di una procedura totalmente informatizzata che realizza uno degli obiettivi del governo regionale di snellimento e semplificazione delle procedure amministrative nello spirito di offrire ai cittadini servizi sempre più moderni e rispondenti alle esigenze di una società digitale.

È però anche da sottolineare che non si procede all’aumento dei canoni da applicare alle concessioni rispetto al 2016, la volontà è di proseguire anche per altri settori in questa opera di informatizzazione dei servizi a beneficio dei cittadini e degli operatori economici quale azione principale di semplificazione dei rapporti tra l’Amministrazione regionale e il cittadino stesso. In questi momenti di crisi è necessario cogliere le opportunità che derivano dai moderni strumenti digitali, rivedendo i tradizionali meccanismi di rapporto dell’Amministrazione pubblica con la società civile.

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