Il volume consegnato ai Sindaci valdostani è stato curato da Anna Fosson, già capo del Servizio Cerimoniale, Direttore della Comunicazione Istituzionale e Cerimoniale della presidenza della Regione, cerimonialista ed esperta in protocollo nazionale ed internazionale.
La forma è sostanza. Le amministrazioni parlano per atti ma anche per segni e simboli. Il Cerimoniale è comunicazione.
Forte di queste considerazioni, il Consorzio degli Enti Locali della Valle d’Aosta ha presentato “L’essentiel”, il vademecum sul cerimoniale interamente dedicato ai Comuni valdostani.
Il volume, curato da Anna Fosson, già capo del Servizio Cerimoniale, Direttore della Comunicazione Istituzionale e Cerimoniale della Presidenza della Regione, esperta in protocollo nazionale e internazionale e cerimonialista, rappresenta un «contributo preziosissimo ed essenziale per gli enti locali, che non hanno le competenze né le risorse economiche e gli organici per avere un ufficio dedicato al Cerimoniale» spiega il presidente del Celva Alex Micheletto.
«L’Essentiel non contiene tutto il sapere di Anna ma ci dà le regole principali per conoscere la materia perché purtroppo a volte abbiamo sbagliato, qualcuno magari non ci ha fatto caso, ma i più attenti hanno notato i nostri scivoloni. Io vedo in questo progetto avviato dall’onorevole Franco Manes e da Ronny Borbey un contributo essenziale e preziosissimo» conclude Micheletto.
«Anna ci ha insegnato il decoro, come a casa nostra, perché in fondo, il Comune è la nostra casa pro tempore. Quante volte abbiamo detto. Chiamiamo Anna Fosson? Chissà cosa direbbe Anna Fosson? – commenta il sindaco di Charvensod Ronny Borbey, che ha seguito il progetto per il Celva.
«Passami L’Essentiel potrebbe diventare il nuovo modo di dire – scherza, ma neanche troppo Borbey -. L’Essentiel è una pubblicazione pratica, dove troveremo le risposte che Anna con garbo, tatto, sensibilità e affetto verso i Sindaci e le istituzioni ci ha messo a disposizione. Ecco forse da oggi, consulteremo il volume e la disturberemo un po’ meno» conclude Borbey.
Vademecum sul Cerimoniale: le parole dell’autrice Anna Fosson
Anna Fosson ha spiegato il coronamento della sua passione per il Cerimoniale attraverso il suo lavoro alle dipendenze dell’amministrazione regionale.
«Anni di passione, di costruzione dell’Ufficio – spiega Fosson -. Il Cerimoniale è comunicazione, per questo molto collegato all’Ufficio Stampa. Un lavoro di squadra, si lavora in staff perché le istituzioni trasmettano un messaggio positivo».
Ringraziando lo staff del Celva e l’onorevole Manes che ha avviato il progetto, Anna Fosson ha in particolare speso un ringraziamento per Ronny Borbey «perché Ronny ha il bello della non arroganza di sapere tutto». Fosson ha poi fatto un’analisi sommaria dei contenuti del vademecum «passato dalle 20 pagine del progetto iniziale alle quasi 100 del volume finito».
Fosson ha annunciato la volontà di ampliare e far conoscere il progetto del Celva Valle d’Aosta sul Cerimoniale, ma ha anche parlato di formazione dei giovani amministratori, della necessità di promuovere la conoscenza del Cerimoniale «perché i master ci sono ma sono molto costosi, bisognerebbe impegnarsi per il loro finanziamento, magari attraverso dei partner».
Tanti i riferimenti, immagini potenti – come quella del Papa Francesco, solo in Piazza San Pietro, nella Pasqua del lockdown o del presidente della Repubblica Sergio Mattarella da solo all’Altare della Patria per le celebrazioni del 25 aprile 2020, in pieno confinamento.
«Queste immagine non hanno bisogno di parole» secondo Fosson.
E anche tanti errori grossolani, per esempio l’errore di Protocollo europeo e ‘caso diplomatico’ di Ursula von der Leyen che rimase in piedi innanzi al presidente Turco Erdogan e al presidente del Consiglio europeo Michel comodamente seduti.
E ancora errori nell’esposizione delle bandiere dei Paesi ospiti (capitò anche in Valle con una sbagliata esposizione della bandiera americana, in occasione della visita di un ambasciatore, ndr).
Poi, un altro scivolone diplomatico, con il ministro ugandese che ignorò nuovamente la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
E ancora, il recente caso dell’ambasciatore iraniano in Spagna che stringe la mano a Felipe VI e che ignora e non stringe la mano alla regina Letizia.
Fosson ha insistito sul decoro, citando il sindaco di Porto Torres in pinocchietti e fascia tricolore alla posa di una corona al monumento ai Caduti, ma anche al Tricolore utilizzato come runner sulla tavola di un rinfresco per appoggiare vassoi di salatini…
Nel volume l’Essentiel, schemi, indicazioni ‘SI’ o ‘NO’, e suggerimenti sul posizionamento delle bandiere, al piazzamento degli ospiti, gli stemmi e gli altri vessilli, il gonfalone, la fascia tricolore, l’accoglienza degli ospiti, la disposizione a tavola, come comportarsi in occasione di giuramenti, visite e manifestazioni solenni o consegne di onorificenze, ma anche visite private, istituzionali, doni, tavoli e libri d’onore. Fosson ha ricordato il rango delle bandiere, il decoro nelle cerimonie e il senso del Cerimoniale inteso come «armonia, come insieme di persone che trasmettono un messaggio e dove le persone sono a loro agio».
Cerimoniale: qualche dritta…
Con qualche indicazione ben precisa….
Meglio un buongiorno o buonasera che un salve.
No si porta il gonfalone con i jeans stracciati, ci andrebbero guanti bianchi e divisa.
Ricordarsi, nell’esposizione delle bandiere, del ‘principio della destra’.
Non si fa la Comunione, in Chiesa, con la fascia da sindaco addosso, la Comunione è un fatto privato che non riguarda la rappresentanza politica.
No a doni troppo personali o impacchettati con carta da regalo.
Guai alle mani in tasca! (come successe all’ex presidente della Camera Fico, terza carica dello Stato, durante l’Inno di Mameli, durante la commemorazione per la strage di Capaci, al porto di Palermo, nel 2018, ndr).
Fonte: Cinzia Timpano AostaNews.it