Le dichiarazioni del Governo interpretano la montagna unicamente come un luogo in cui, per le prossime festività, non si trascorreranno le vacanze sulla neve.
Stella Alpina, constata con rammarico, la limitata visione della montagna e delle montagne. Sebbene accumunate da condizioni similari le realtà montane sono, tra di loro, diverse per identità geografica, territoriale, culturale e sociale. La chiusura degli impianti di risalita è, una, delle tante sfaccettature delle montagne. Attorno alle montagne vivono realtà che fanno del turismo, sia esso di massa, famigliare, di prossimità, un elemento imprescindibile della loro economia. È quindi necessario valutare le singole realtà montane con le proprie specificità piuttosto che con una visione d’insieme e generalizzata.
Stella Alpina auspica, quindi, che il Governo nazionale consideri la montagna e le montagne come realtà in cui vivono, operano e contribuiscono al bene del Paese uomini e donne che, con passione e dedizione abitano luoghi che è riduttivo considerare solo come luoghi di vacanza. Sollecitiamo i nostri rappresentanti a Roma a farsi promotori, di concerto con il Consiglio regionale, di una legge della e per la Montagna e delle e per le Montagne perché le Comunità che le abitano siano considerate un volano economico e turistico e, i territori abitati, non solo, in modo riduttivo, solo luoghi di vacanza.
Per la Valle d’Aosta in particolar modo è anche nel solco di questa peculiarità montana e territoriale che nasce la nostra specialità, in tal senso Stella Alpina auspica che i rapporti istituzionali tra lo Stato e la nostra Valle tornino ad essere almeno condivisi sia nella forma che nella sostanza.